Covid-19
La crisi sanitaria non devono pagarla le operaie alle periferie delle filiere globali
Il nostro appello ai marchi della moda e ai distributori, anche online
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Le risposte dei marchi Senza categoria
LE RISPOSTE DEI MARCHI La Campagna Abiti Puliti ha contattato numerosi marchi tra cui Armani, Benetton, Calzedonia, Cavalli, Diesel, FALC, Ferragamo, Geox, Gucci, Miroglio, Moncler, OVS, Piazza Italia, Prada, Robe di Kappa, Salewa, Valentino, Versace, Zegna. Ha sottoposto una serie di domande per capire come le imprese stanno gestendo i rapporti con i fornitori per […]
Vincolare i fondi al rispetto dei diritti umani e ambientali. Altrimenti la pezza sarà più grande del buco covid
La Campagna Abiti Puliti ha inviato oggi una lettera al Governo in cui chiede che i fondi pubblici utilizzati per la ricostruzione siano concessi solo ad aziende che si impegnano a rispettare i diritti umani sia in Italia che nel mondo e che non abbiano sede in paradisi fiscali.
Dalle macerie del Rana Plaza al Covid19: a pagare il conto sono sempre i lavoratori covid
Sette anni fa, almeno 1.134 persone persero la vita nel più grande disastro industriale della storia: il crollo del Rana Plaza. Oggi, mentre commemoriamo con dolore la morte di quei lavoratori e di quelle lavoratrici, ancora una volta ci troviamo a denunciare la situazione critica in cui milioni di persone sono costrette a vivere a causa di un potere quasi egemonico dei grandi marchi e dei distributori nella filiera tessile.
I grandi marchi della moda e i distributori devono intervenire adesso per proteggere i lavoratori covid
La pandemia di COVID-19 sta palesando la relazione di potere estremamente ineguale che sorregge la filiera tessile globale, di cui sono i lavoratori a pagare il prezzo. Oggi le numerose organizzazioni del network della Campagna Abiti Puliti richiamano a gran voce l’attenzione sulle azioni che grandi marchi e distributori – ma anche governi ed altri stakeholders- possono implementare per mitigare l’impatto della crisi su coloro che sono già estremamente sfruttati nella catena di fornitura e iniziare a costruire un futuro in cui lavoratori e lavoratrici abbiano accesso a un salario dignitoso e ad una rete di protezione sociale.
Covid-19: cresce l’insicurezza per i lavoratori e le lavoratrici tessili covid
La pandemia globale di COVID-19 continua a crescere e diffondersi. In questo momento, oltre un terzo della popolazione mondiale è interessato da una qualche forma di lock down o restrizione dei movimenti per controllare l’espansione del virus. I lavoratori tessili nelle filiere globali, già costretti in situazioni di vita precarie, affrontano una crescente insicurezza man mano che le fabbriche chiudono per il calo degli ordini e le misure governative restrittive per proteggere la salute pubblica.
Chi salverà i lavoratori che producono i nostri vestiti? covid
Un documento del Worker Rights Consortium, redatto in collaborazione con la Clean Clothes Campaign, propone un primo ragionamento sugli impatti che l’attuale pandemia da coronavirus avrà sui lavoratori del settore moda. I Paesi ricchi metteranno a disposizione misure economiche mai viste per fronteggiare la crisi, proteggere le loro imprese e i lavoratori. Ma cosa succederà agli operai del tessile-abbigliamento, addensati in Paesi a basso reddito dove le infrastrutture sociali per tutelare i lavoratori dalle crisi spesso non esistono o sono fragili?
Coronavirus: i marchi tutelino i lavoratori del tessile covid
Il nuovo coronavirus ha raggiunto livelli di pandemia globale e sta colpendo le persone in tutto il mondo, compresi i lavoratori dell’abbigliamento nelle catene di fornitura globali. Proteggerli significa prendere misure per limitare la loro esposizione e garantire che chi lotta quotidianamente per la sopravvivenza non sia spinto sotto la soglia di povertà.